VALUTARE L’IMPATTO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE.
Una proposta metodologica
Venerdì 9 febbraio alle ore 10.30, presso la Sala Onofri della DGCS – Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale – , si è tenuta la presentazione del dossier VALUTARE L’IMPATTO DELLA
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Una proposta metodologica da Link 2007 e Social Value Italia.
Il presente documento rappresenta un primo tassello nel cammino di promozione di una cultura
dell’impatto a livello italiano, che renda la valutazione una pratica quotidiana e consolidata tra coloro che attuano ad ogni livello interventi di cooperazione allo sviluppo.
L’evento nasce con l’intento di creare uno spazio di dialogo e di confronto tra chi si occupa su più fronti di valutazione d’impatto con l’obiettivo di identificare insieme possibili scenari soluzioni e proposte.
Immagine evento
Perché un documento sul tema della valutazione di impatto?
Coerentemente con la missione delle ONG aderenti alla rete LINK2007, la misurazione dell’impatto delle azioni realizzate per sradicare povertà e disuguaglianza, assicurare i diritti fondamentali dell’uomo e della donna, rispondere alle crisi umanitarie e promuovere uno sviluppo sostenibile, ricopre un ruolo
fondamentale nella ricerca costante di indurre cambiamenti positivi.
Con questa finalità, a partire dalla firma della “Carta sul cammino verso l’accountability” di LINK2007
sottoscritta il 16 ottobre 2013, si è rafforzato l’impegno nella realizzazione di alcune misure che pongono la valutazione al centro delle nostre strategie di intervento. Partendo da importanti premesse, intendiamo identificare e condividere principi, linee guida comuni e un percorso che individui un set di strumenti utili per la valutazione di impatto. Questi sono stati elaborati in un dossier che mette in sinergia le conoscenze maturate e sistematizza le molteplici metodologie disponibili.
Nel presente documento, utilizziamo come definizione d’impatto quella data dalla OECD che lo identifica come: “the positive and negative, intended and unintended, direct and indirect, primary and secondary effects produced by an intervention” misurato attraverso: a) indicatori di risultato (outcome), che identificano i benefici diretti che l’intervento si propone di raggiungere, e concorrono, insieme agli output di progetto e agli indicatori di impatto, ad identificare l’efficacia; b) indicatori di lungo periodo che “misurano la qualità e la quantità degli effetti generati dall’intervento e descrivono i cambiamenti nelle vite delle persone e lo sviluppo a livello globale, regionale e nazionale, tenendo conto delle variabili esogene che lo influenzano” (OECD, 1991).
Consapevoli della complessità di introdurre un impianto di valutazione, abbiamo scelto un percorso
graduale che prevede un sistema di valutazione d’impatto orientato, in una prima fase, all’analisi dei
risultati ottenuti in relazione ai bisogni prioritari espressi e successivamente all’analisi degli effetti di lungo periodo.